DOMANDE FREQUENTI

INDUSTRIALE

Viene calcolata in base alle caratteristiche della tubazione (diametro, lunghezza) e del prodotto.
Valori compresi tra 1,5 e 4 bar.

La velocità media è compresa tra 1,2 – 1,5 m/s (dato variabile in base al prodotto).

Aria, azoto, acqua o solvente. La scelta viene fatta in base all’applicazione, al prodotto e allo scopo dell’installazione.

Il raggio deve essere 1.5 volte il diametro della linea fino a DN65. Per DN superiori R=3D.

Si, anche se non è necessario se non in particolari situazioni: quando la lunghezza della linea è superiore ai 60m, in caso di utilizzo con prodotti diversi, in caso di prodotto con alte viscosità e densità. In questo caso viene installata un’apposita unità di controllo.

Innanzitutto verificando se i sensori installati ne hanno rilevato la presenza. Inoltre con una specifica penna magnetica è possibile il rintracciamento del tampone lungo tutta la linea.

Stazioni di lancio, di ricevimento e valvole intermedie sono equipaggiate con sensori magnetici per rilevare la presenza del tampone. Come optional possono essere installati sensori ogni 10/15.

Si, gestendo il media di spinta può essere gestito a livello impiantistico (es. serbatoio dedicato). Se il processo lo consente il media di spinta può essere utilizzato nella realizzazione del prodotto successivo (es. vernici a base d’acqua).

No, non esiste un limite massimo. Per linee con lunghezza superiore ai 60m viene installata un’unità di controllo della velocità del tampone.

La vita media di un tampone dipende da diversi fattori: la qualità della linea e delle saldature; il numero di lanci giornalieri; il tipo di media di spinta; le proprietà del prodotto a contatto, in ogni caso in media 100km.

Saldature di tipo orbitale, lucidate internamente per evitare fiocchi di saldatura.

I nostri sistemi possono essere realizzati in base ai vostri standard. Pertanto si adattano ugualmente bene raccordi flangiati, filettati o tri-clamp. Nel caso di raccordi flangiati, è necessario garantire la complanarità delle facce per evitare la presenza di gradini e disallineamenti.

SANITARIO

Non vi è un dato fisso, ma questo può variare a seconda del diametro, del prodotto, della lunghezza. In linea teorica viene richiesto un range compreso tra 1,5 e 4 bar debitamente regolabile.

E’ molto importante garantire una massa costante di aria o acqua per la fase di spinta del pig. La massa di media di spinta che agisce sul pig è ancor più importante della pressione. Esso va garantito anche realizzando i giusti collegamenti alle utilities attraverso diametri appropriati alla massa di aria richiesta (dato presente su documenti, disegni o che si possono richiedere al nostro esperto).

Non è strettamente richiesta la tracciatura del pig sulla tubazione (ricordiamo che ogni sensore magnetico montato lungo la tubazione è un costo aggiuntivo sia in termini d’installazione – cablaggi elettrici – sia per quanto riguarda la scheda del PLC). Tuttavia, qualora il cliente sia propenso a monitorare il pig lungo la tratta, suggeriamo di installare un sensore magnetico ogni 10/15 metri. Sensori di presenza pig sono inoltre presenti sulle stazioni di lancio, arrivo ed eventuali valvole di scarico prodotto.

I pig monodirezionali possono essere impiegati su raggi di curvatura standard < o = a 1,5 volte il diametro. Per quanto riguarda il pig bidirezionale viene richiesto un minimo di 1,5 volte il diametro, questo fa si che sopra al DN 65 (dal DN 80 in su) vengano impiegate curve 3 volte il diametro, in quanto, in commercio, non vi sono, per i suddetti diametri, curve avente un raggio minimo di 1,5 volte il diametro.

L’acqua di spinta può essere gestita a livello impiantistico (ad esempio impiegando un serbatoio di acqua dedicato). In taluni casi, dove il processo lo consente, si può addirittura impiegare l’acqua di spinta per la realizzazione del prodotto successivo (ad esempio nelle vernici a base d’acqua). Non è obbligatorio usare l’acqua per la spinta del pig, questo è legato soprattutto al prodotto che viene trasferito. Ci sono processi in cui l’acqua è assolutamente proibita (ad esempio nell’industria del cioccolato). Pertanto la scelta del medio da utilizzarsi per la spinta del pig è legata soprattutto al tipo di prodotto che viene trasferito.

In campo alimentare il raccordo DIN 11851 è considerato piggabile. Si possono impiegare anche raccordi di tipo tri-clamp o flangiati. Nel caso di raccordi flangiati, è necessario garantire la complanarità delle facce per evitare la presenza di gradini e disallineamenti.

Non c’è una lunghezza limite. Abbiamo realizzato linee che superano i 700 metri e in alcuni casi anche di qualche km. Sopra i 60 metri, qualora viene impiegata aria compressa per la spinta del pig, è necessario impiegare un’apposita unità di regolazione e controllo della velocità del pig.

Consigliamo la realizzazione di saldature di tipo orbitale, lucidate internamente per evitare fiocchi di saldatura che possano tagliare o danneggiare il pig trasferito.

Il corretto funzionamento del pig richiede una velocità media di 1,2 – 1,5 m/s. Tuttavia la velocità può variare a seconda del prodotto da recuperare.

La vita media di un pig dipende da diversi fattori: la qualità della linea e delle saldature; il numero di lanci; l’uso di aria o acqua; la natura del prodotto a contatto. Per esempio un pig che viene impiegato su di una tubazione contenente un liquido abrasivo, spinto con aria compressa ed usato 3 o 4 volte al giorno, durerà meno dello stesso, spinto con acqua.

L’utilizzo di tamponi creati specificamente per il recupero dei prodotti in linea dovrebbe essere fatto esclusivamente utilizzando stazioni e valvole a ‘passaggio totale’ progettate appositamente per questo scopo. Utilizzando infatti componenti non idonee al passaggio del pig si andrebbe a creare un consumo anomalo dello stesso con la conseguente necessità di sostituirlo di frequente. Così facendo, inoltre, si vanno ad aumentare i rischi che il pig resti bloccato in una di queste componenti non idonee a questo utilizzo

Montando lungo la linea sensori magnetici dedicati (vedi domanda 3) o mediante l’uso di una semplice penna magnetica.

Va verificata prima la causa. Di conseguenza si agisce o aumentando la pressione con moderazione oppure facendo ritornare il pig alla stazione di lancio oppure smontando il tratto di tubazione coinvolto.

La velocità del pig è sempre regolabile agendo sulla portata del media impiegato per la spinta (acqua, aria o azoto). Qualora s’impiegasse un media comprimibile (aria, azoto) siamo in grado di fornire un’apposita cabina di regolazione e di controllo per la gestione della velocità del pig.

L’utilizzo di tamponi creati specificamente per il recupero dei prodotti in linea dovrebbe essere fatto esclusivamente utilizzando stazioni e valvole a ‘passaggio totale’ progettate appositamente per questo scopo. Utilizzando infatti componenti non idonee al passaggio del pig si andrebbe a creare un consumo anomalo dello stesso con la conseguente necessità di sostituirlo di frequente. Così facendo, inoltre, si vanno ad aumentare i rischi che il pig resti bloccato in una di queste componenti non idonee a questo utilizzo